Turismo in Veneto. Com’è andata la tua stagione estiva?

Vogliamo condividere alcune riflessioni riguardo la stagione turistica estiva 2019, appena chiusa, caratterizzata da alcuni aspetti negativi che le associazioni di categorie Venete hanno stimato in un calo di presenze dal 20% al 15%.
Dai dati in nostro possesso possiamo affermare che questa stima rispecchia un trend nazionale dal Trentino alla Sardegna e Sicilia.
I dati sono ancora provvisori, quando verranno pubblicati i dati definitivi aggiorneremo le nostre valutazioni.

Riportiamo di seguito un video sintetico che raccoglie alcuni articoli sull’argomento pubblicati nei mesi scorsi dai giornali e da alcuni siti web.
Chiunque fosse interessato a ricevere e leggere un articolo mostrato nel video, in forma completa, può contattarci via email.

Abbiamo individuato alcune cause della flessione del mercato turistico:

  1. Il mese di Maggio piovoso che ha compromesso anche parte del mese di Giugno.
  2. Calo del turismo tedesco per due motivi: l’entrata in recessione da parte della Germania che ha incentivato con sgravi fiscali le famiglie tedesche che hanno scelto delle località nazionali, il cambio di meta per i turisti tedeschi come ad esempio l’Albania.
  3. Dal report del World Economic forum di quest’anno emerge che l’Italia ha perso competitività nel turismo scendendo all’ottavo posto nella classifica mondiale dopo Spagna, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Svizzera. Italia troppo bella ma cara! Soprattutto nel rapporto tra flussi turistici, sostenibilità, qualità dei servizi. 
  4. Altro fattore la nascita di destinazioni emergenti (Est Europa, Russia, Moldavia, Albania) che hanno di fatto cannibalizzato il mercato in Italia.
  5. Il mercato del Nord Africa (Egitto, Tunisia, Marocco, ect), dopo un paio di anni di instabilità geo-politica, grazie ai finanziamenti statali è diventato una delle mete turistiche molto convenienti per i tour operator europei.
  6. L’effettiva crisi economica italiana ha ridotto le prenotazioni e la lunghezza media del pernottamento.

Non ci soffermiamo in questo articolo sull’impatto di AirBnB che già dal 2015 condiziona fortemente il mercato delle strutture alberghiere.
Un solo dato su tutti: a Venezia l’ 11,8% delle case nel centro storico sono offerte sulla piattaforma, l’aumento in percentuale dell’offerta AirBnB su Venezia dal 2015 allo scorso anno è pari al +163% (5796 appartamenti interi offerti, 1764 camere in offerta)
Fonte: LADEST (Laboratorio dati economici, storici, territoriali) – 2018 – Università di Siena.
Da qui è possibile approfondire l’argomento leggendo il paper “L’airificazione delle città. Airbnb e la produzione di ineguaglianza” di presentazione al convegno “When Everything is a Platform – seminario di economia politica delle piattaforme digitali” del 16 aprile 2018.

Il mercato è cambiato, i viaggiatori sono cambiati e hanno esigenze diverse che non sono state comprese e/o soddisfatte dagli albergatori. La difficoltà da parte di molti imprenditori di leggere in anticipo questo cambiamento e di riformulare in tempo una nuova strategia di offerta turistica, senza diventare “ostaggio” di Tour Operator e Online Travel Agency, è una questione sempre presente per molte strutture turistiche.

Noi pensiamo che questo trend negativo determinerà anche la prossima stagione 2020 per i seguenti motivi:

  1. La crisi economica italiana non è finita. Nel 2018 solo il 50% delle famiglie italiane poteva permettersi una vacanza di 7 giorni;
  2. Un diminuzione del tempo di pick-up di prenotazione che evidenzia una maggiore ricerca di vacanze last-minute, con una media di min. stay inferiore ai 3 giorni e una tendenza di soggiorni più economici;
  3. L’Italia è uscita dalle destinazioni più economiche e il turismo europeo preferisce altre mete. Anche gli italiani trovano più conveniente andare in vacanza all’estero come hanno dimostrato le oltre 500.000 presenze di italiani nei confronti dell’Egitto.

La domanda che facciamo sempre ai nostri clienti è la seguente: siete pronti a maturare un cambio di strategia marketing per affrontare i cambiamenti del mercato?

Ovviamente non esistono formule magiche adattabili in qualsiasi situazione. Soprattutto bisogna sempre tenere conto delle peculiarità della location, del territorio e della sua vocazione. Sicuramente quello che possiamo affermare con certezza è che occorre molta più attenzione nel posizionare la propria offerta, tenendo conto di tutti gli aspetti che coinvolgono la comunicazione, inclusa la gestione del prezzo soprattuto oggi che ci troviamo di fronte ad un mercato sempre più dinamico.

I nostri clienti, che già collaborano con noi da diversi anni, hanno intrapreso questo percorso, riuscendo ad ottenere, nonostante il trend negativo della stagione 2019, un aumento di fatturato e un riposizionamento del loro brand sulle nuove tendenze di mercato.

La sfida che oggi il mercato lancia è questa: ripensare la propria offerta partendo da una nuova strategia di Hotel marketing che coinvolga a 360 gradi l’attività della struttura ricettiva.

Luigi Marino – luigimarino@revenyou.it
Account Manager Reven You S.r.l.

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